Direzione Lavori

l Direttore dei lavori ha la responsabilità di verificare che le opere descritte nel capitolato di appalto/contratto vengano correttamente eseguite.

In particolare:

  •  cura che i lavori siano eseguiti a regola d’arte ed in conformità al capitolato/contratto/progetto;
  • ha la specifica responsabilità dell’accettazione dei materiali, sulla base sia del controllo quantitativo e qualitativo, sia degli accertamenti ufficiali delle relative caratteristiche meccaniche;
  • verifica periodicamente il possesso e la regolarità da parte dell’appaltatore della documentazione prevista dalle leggi vigenti in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti;
  • emette ordini di servizio all’impresa nei casi in cui vi siano delle varianti in corso d’opera rispetto a quanto previsto dal capitolato/contratto;
  • effettua la verifica delle opere, sia durante l’esecuzione dei lavori, sia al termine degli stessi, disponendo, attraverso gli ordini di servizio, l’eliminazione di eventuali vizi e difetti, nonché il rifacimento di opere  non conformi al capitolato/contratto.

Il Direttore dei lavori, quindi, assume le funzioni di un “ausiliario del committente” e ne assume la rappresentanza in ambito strettamente tecnico; egli vigila sulla buona esecuzione e sulla corrispondenza delle opere alle norme contrattuali e costituisce l’interlocutore esclusivo per l’appaltatore, relativamente agli aspetti tecnici ed economici del contratto.

Attività complementari del Direttore dei Lavori:

1. Compilazione del modello di “Inizio Lavori”

2. Consegna presso l’ufficio del Comune della seguente documentazione:

  • modello di “Inizio Lavori”
  • Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.)
  • Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.)
  • denuncia dei lavori delle opere in cemento armato, con il progetto ed il calcolo delle strutture
  • dichiarazione di conformità urbanistica a fine lavori e a seguito di D.I.A. / S.C.I.A.

3. Redazione dei particolari costruttivi esecutivi da fornire all’Impresa per la corretta esecuzione dei lavori

4. Redazione dei “SAL”, Stati Avanzamento Lavori, secondo quanto previsto nel contratto di appalto

5. Verifica dell’utilizzo dei materiali previsti dal capitolato

6. Redazione degli elaborati progettuali per le eventuali varianti in corso d’opera

7. Predisposizione e consegna in Comune della documentazione necessaria per ottenere i permessi di variante.

8. Assistenza al collaudo delle opere.

Detrazione ristrutturazioni: il bonifico parlante

Bonus ristrutturazioni ed energia: come si compila il bonifico parlante, fac-simile e regole di pagamento per ottenere la detrazione IRPEF. Fra le condizioni per fruire della detrazione per le ristrutturazioni c’è il bonifico parlante, sistema di pagamento previsto dalla normativa sul bonus edilizia. Si tratta delle regole applicative della detrazione del 50% sulle spese per lavori di ristrutturazione e sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinato allo stesso immobile oggetto dei lavori, che va di pari passo come quella al 65% per gli interventi di risparmio energetico (bonus energia). Bonifico parlante Per ottenere l’agevolazione fiscale bisogna aver effettuato il pagamento della ditta che realizza i lavori tramite bonifico bancario o postale indicando: causale del versamento completa gli estremi della fattura e riferimento alla normativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986); codice fiscale del beneficiario della detrazione (se più persone dividono la spesa e usufruiscono della detrazione, indicare i relativi codici fiscali); numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato (ditta/professionista che realizza i lavori). Il bonifico parlante è l’unico metodo di pagamento possibile per ottenere la detrazione per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, mentre per il bonus mobili è ammesso anche il pagamento con carte di credito o bancomat. Il contribuente deve poi conservare la ricevuta del bonifico e tutte le ricevute fiscali relative alle spese di ristrutturazione sostenute, per poterle esibire in caso di controlli e verifiche del Fisco. Nel caso in cui i lavori siano effettuati su aree comuni condominiali, il bonifico parlante indicherà oltre al codice fiscale del condominio anche quello dell’amministratore o di un altro condomino che effettua il pagamento. Si ricorda che le banche e Poste Italiane operano una... 5

Guida alle norme in Edilizia: permessi e condoni

Edilizia libera Gli interventi in Edilizia che non richiedono alcun titolo abilitativo o specifiche comunicazioni sono regolamentati dall’articolo 6, comma 1 del Testo Unico, modificato dall’articolo 5 della legge 73/2010 (di conversione del Dl 40/2010), dal DL Sviluppo (articolo 13 bis Dl 83/2012) e dal DL Fare (Dl 69/2013). Manutenzione ordinaria (definiti dall’articolo 1, comma 3, lettera a, del DPR 380/2001): opere volte a riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o ascensori esterni, o di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio. Opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato. Movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari, Serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola. Comunicazione inizio lavori L’attività regolamentata dai commi 2 e 4 dell’articolo 6 del Testo Unico prevede una comunicazione di inizio lavori da inoltrare, anche in via telematica, al SUE del Comune di competenza. Non sono necessarie autorizzazioni a meno che l’immobile non sia sottoposto a vincoli ambientali o storici (nel qual caso, si seguono le stesse regole per la SCIA): Manutenzione straordinaria compresa l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici (gli interventi di manutenzione straordinaria sono... 5