LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Ogni anno l’area della Repubblica Italiana è mediamente colpita da oltre un milione di fulmini
Il sistema di protezione contro i fulmini è stato progettato secondo la CEI EN 62305.
Un sistema di captatori è stato installato sulla copertura dell’edificio allo scopo di intercettare la fulminazione diretta, un insieme di calate sono state poi collegate all’impianto di terra, per condurre la corrente da fulmine in modo sicuro.
LA STRATEGIA
Metodo dell’angolo di proiezione
Il metodo dell’angolo di protezione è dedotto dal modello di fulmine geometrico – elettrico. L’angolo di protezione viene determinato dal raggio della sfera rotolante e dipende dal livello di protezione e dalla altezza dell’impianto di captazione sopra il piano di riferimento.
Le aste di captazione sono state posizionate in copertura in modo da far rientrare tutte le parti della struttura da proteggere all’interno del volume protetto a forma conica.
Le calate
Ancorate direttamente sull’edificio devono essere posizionate in modo da costituire la continuazione diretta dei conduttori di captazione e ridurre il rischio di danni durante la scarica della corrente da fulmine verso l’impianto di terra.
Sono state quindi posate in modo tale che dal punto di impatto del fulmine esistano diversi percorsi paralleli della corrente distribuiti uniformemente in modo rettilineo.
Collegamento equipotenziale
Richiesto per tutti gli impianti elettrici utilizzatori di nuova generazione, elimina le differenze di potenziale evitando così le tensioni di contatto pericolose.
Progettato secondo norma CEI 64/08 è stato realizzato con sistema equipotenziale principale e sistema equipotenziale per la protezione contro i fulmini
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